Oltre il giardino. Greenatelier a The heart of Eboli 2019. La sequenza degli spazi.

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A Vico I Attrizzi bisogna arrivarci non ci si passa. Tenendo conto di questo il nostro progetto si spinge oltre i confini dell’area assegnataci e prevede, a partire dall’intervento “Camicie rosse per Eboli”, la ripetizione di alcuni elementi lungo il percorso che vogliono incuriosire il visitatore e indirizzarlo fino a vico I Attrizzi. Farfalle dipinte a stencil sui muri scrostati, simbolo di rinascita e biodiversita’, ci conducono fino a Vico I Attrizzi dove attraverso una sequenza di piccoli spazi caratterizzati, ci portano fino alla scalinata e alla istallazione ‘Oltre il giardino- i riflessi’ realizzata contro il muro di chiusura dell’arco. Di seguito in elenco le aree in cui il progetto e’ stato suddiviso in base agli interventi previsti.

La gradonata. Questo e’ il percorso caratterizzato dalla gradonata che porta dall’intervento ‘ Camicie rosse per Eboli verso vico I Attrizzi. Qui sul muro di contenimento in tufo, caratterizzato dai fori di drenaggio, sono stati appesi vasi colorati in turchese sostenuti da staffe portavaso in metallo, con piante di Mesembrianthemum spp.. Salendo la gradonata, sempre sul muro si incontrano le prime farfalle simbolo, che guidano le persone lungo il percorso.




Il vicolo di passaggio. Questo si raggiunge dalla gradonata passando sotto un arco ed e’ caratterizzato dalla presenza di una porta in metallo tinteggiata di blu con farfalle dorate,che costituisce lo sfondo visivo per chi proviene da qui . In questo caso le farfalle indicano la svolta a sinistra. inducendo a voltare lo sguardo verso l’Angolo dell’incontro, di seguito descritto, il primo degli spazi in cui si articola il progetto di Vico I Attrizzi.

L’angolo dell’incontro. Qui sono state collocate due panche, realizzate da Greenatelier con materiali di recupero, tra arbusti fioriti e rampicanti. Il fine e’ rendere accogliente questo spazio, invogliare il visitatore e gli abitanti ad entrarci, dando loro la possibilita’ di sedersi, incontrarsi e poter godere della vista del vicolo risistemato.

L’arco di glicine. Il passaggio tra le pareti alte delle abitazioni sarà sottolineato da una copertura di Glicine fatto cresere su una struttura realizzata in cavi d’acciaio. ‘ L’arco di glicine’ in corrispondenza degli ingressi alle abitazioni   caratterizza questo spazio differenziandolo dagli altri (anche se in un’area cosi’ piccola) e, incorniciando la vista dell’Angolo dei limoni’, stimola l’osservatore ad andare avanti.

L’Angolo dei limoni e la fontana. Questo spazio e’ caratterizzato dalla presenza di una fontana risistemata per l’uso degli abitanti dietro la fontana di è stata realizzata una fioriera in tavole di legno trattate e dipinte color turchese con arbusti fioriti e circondata da piante di alloro e da 3 alberi di limoni. Tra questi è stata posizionata una terza panca, per godere del profumo e dei colori di questi bellissimi alberi da frutto. Due tavole in legno opportunamente lavorate sono state collocate sui gradini  al fine di realizzare ulteriori sedute. Le panche sono state realizzare da Greenatelier.

Oltre il giardino:  il riflesso . Sul fondo del vicolo, al di sopra della scala è stata realizzata come sfondo visivo, in corrispondenza del muro di chiusura del passaggio, una istallazione con dei cavi di acciaio  che sostengono rampicanti in vaso. Questi mascherano il muro in cemento, precedentemente verniciato con smalto color blu marino, lasciando libera la parte centrale dove sono collocati due specchi affiancati. Questi, riflettendo l’immagine del giardino al di qua, creano l’illusione di uno sfondamento del muro e la sensazione di vedere un giardino al di la’ (del muro). Di vedere appunto ‘Oltre il giardino’ .

 

Oltre il giardino. Greenatelier a The Heart of Eboli 2019. I criteri progettuali di 'Oltre il giardino'

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Il progetto del ‘giardino’ realizzato ad Eboli in occasione della manifestazione ‘The Heart of Eboli’ da Greenatelier e denominato Oltre il giardino si e’ basato su criteri ben definiti sintetizzabili nelle tre parole chiave: riuso, sempicita’ e biodiversita’.

LA SCELTA DEL RIUSO

Il progetto privilegia, nel limite del possibile, l’utilizzo di materiali di recupero nell’ottica di una scelta di eco- sostenibilità. Le sedute delle panche e i relativi piedi in ferro, l’istallazione con gli specchi sono realizzati utilizzando materiali di recupero opportunamente lavorati o trattati. Anche per i vasi si sono privilegiati quelli di recupero opportunamente trattati.

LA SCELTA DELLA SEMPLICITA’ E DELLA BIODIVERSITA’

Il progetto predilige scelte semplici. Le piante individuate sono piuttosto comuni e facili, nello stesso tempo caratterizzate da una propria bellezza e generosità e soprattutto adatte a crescere in vaso.

Sono piante che fanno parte della tradizione mediterranea e del giardino spontaneo. Il Citrus limon (4 stagioni) (già presente nell’area) ci regala la gioia del giallo dei frutti e si adatta bene a uno spazio chiuso e protetto, la Wisteria sinensis e’ veloce e rustica, il Partenocissus spp. ricopre velocemente le superfici. Il Laurus nobilis e il Trachelospermum jasminoides sono state scelte per il profumo delle foglie la prima e dei fiori la seconda. Entrambe sono piante facili. A queste si aggiungono delle erbacee e piccoli arbusti: Sedum da fiore, Solanum rantonetii., Mesembryanthemum spp., Hedera spp.,Lantana spp. Caryopteris variegata. Tra queste alcune che attirano i lepidotteri con l’idea che uomini e farfalle possano insieme colonizzare Vico I Attrizzi.

 

Oltre il giardino : un progetto nel frattempo. Greenatelier a The Heart of Eboli 2019

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Dal 13 al 15 Settembre 2019 Greenatelier ha partecipato a ‘The Heart of Eboli', la manifestazione che promuove la trasformazione dei luoghi abbandonati del centro storico attraverso interventi a verde. Lo studio di Greenatelier è intervenuto a Vico Attrizzi, un affascinante angolo del centro storico.

OLTRE IL GIARDINO: IL PROGETTO

Vico I Attrizzi i e’ un vicolo cieco a cui e’ stata negata la funzione originaria di passaggio a causa della tamponatura dell’arco a tutto sesto attraverso cui una volta si raggiungeva la corte attigua. Interrotto il flusso della circolazione, oggi a vico I Attrizzi non si passa piu’ ma ci si deve voler arrivare.

Sorprendentemente, nonostante il degrado e la forzata ma necessaria chiusura, la percezione dello spazio, che si ha standoci dentro, e’ tutt’altro che sgradevole. Vico I Attrizzi con le pietre sconnesse del suo selciato originario, la rigogliosa vegetazione ruderale e spontanea, che colora le pareti scrostate degli edifici e si insinua nelle fessure delle pietre della pavimentazione, ha indubbiamente il suo fascino. Ha assunto la dimensione di uno spazio concluso che gli conferisce un sapore intimo.

Il nostro progetto si è posto l’obiettivo di valorizzare nell’immediato questo luogo cosi’ com’e’ ora, senza pero’ dimenticare ne’ tantomeno negare l’importanza che potrebbe avere la riapertura del passaggio in un’ottica piu’ ampia di riqualificazione del centro storico. Ad oggi pero’ non sappiamo quando cio’ avverra.’ Pertanto questo progetto si colloca nella dimensione temporale di ‘nel frattempo’. Nel frattempo che le cose cambino, approfittando del carattere intimo e di ‘hortus conclusus’ di questo spazio, lo immaginiamo come un ‘salotto interno’, un ‘giardino’ dove arrivare, incontrarsi, stare. Cerchiamo di rafforzarne l’identita’ e stimolando le persone a viverlo, ci poniamo l’obiettivo di trasformarlo da coul de sac a luogo di incontro, di scambio e perche’ no contemplazione. La necessita’ della riapertura del passaggio e’ ricordata dalla istallazione realizzata sul muro di tamponamento dell’arco. Qui rampicanti in vaso lo schermano incorniciando un vano centrale dove sono collocati degli specchi. Le immagini in essi riflesse della vegetazione, dei muri e del selciato fanno intuire che ci sia qualcos’altro oltre il muro, ‘oltre il giardino’. Da qui il titolo della nostra proposta progettuale: Oltre il giardino. Un progetto nel frattempo.

E’ stata una esperienza molto intensa che ha portato noi e i nostri colleghi paesaggisti a sfidarci nella realizzazione, in un tempo strettissimo, di giardini e istallazioni verdi nel centro storico di Eboli. E’ stata una esperienza forte dal punto di vista dell’incontro e dello scambio umano. Sinergica la collaborazione con imprese a verde, artigiani e fornitori locali con cui si e’ lavorato per la prima volta in team con ottimi risultati. Siamo riconoscenti a Domenico, Giulia, Andrea e Nunzia che ci hanno aiutato nella realizzazione; al falegname Giovanni per la sua disponibilita’ e professionalita’; al vivaista Vincenzo Mazzeo che ci ha fornito le piante; alla squadra di Radicity con Sabrina Masala, Mariagrazia Castiello, Emilia Abate, e Francesco Rotondale per la loro meravigliosa accoglienza e organizzazione dell’evento. Interessante l’incontro con i nostri colleghi Filippo Piva di studio Pampa, Monica Botta, Dario Valente, Cristiana e Paolo di Yellow Office, i ragazzi dello studio Dionisio. Meravigliosi gli abitanti di Vico I Attrizzi e del centro storico che hanno accolto positivamente la trasformazione dei loro luoghi offrendoci anche il caffe’ durante i lavori. Infine non possiamo non rivolgere un pensiero a Carotina, il gatto rosso di vico I Attrizzi, che ci ha fatto compagnia in questi giorni aggirandosi tra bidoni di vernice turchese e piante di limoni.


Ti regalo un fiore: le schede botaniche di Greenatelier


Greenatelier regala ai suoi followers due schede botaniche al mese di alcune delle specie utilizzate nei suoi giardini. Le nuove schede saranno disponibili sul sito www.greenatelier.it la 2° e la 4° domenica di ciascun mese a partire da dicembre 2018 fino a dicembre 2019.

Ogni mese dell’anno le piante ci regalano particolari sfumature di colori con il loro fogliame,   i loro fiori e frutti. Conoscere le caratteristiche delle specie botaniche, saper riconoscere le loro peculiarita’ può farci  apprezzare e farci appassionare, se già non lo siamo, al meraviglioso mondo vegetale. Curare le piante, seminare, sporcarsi le mani, dedicare qualche ora della giornata alla cura della propria terrazza e del proprio giardino sono tutte attività che ci riconciliano con noi stessi e con la Natura.

Da queste considerazioni nasce “Ti regalo un fiore”, rubrica di Greenatelier  dedicata a far scoprire per ciascun mese alcune delle piante utilizzate nei suoi progetti e ritenute particolarmente interessanti nello specifico periodo dell’anno per il fogliame, la fioritura o i frutti. Potrete conoscere le caratteristiche delle specie botaniche proposte e avere utili consigli per la messa a dimora e la loro crescita. Questo, nell’ambito dell’attività di sensibilizzazione svolta da Greenatelier, vuole essere un tributo a chi è già appassionato e un invito a chi non lo e’ ancora ad avvicinarsi alla Natura  e al mondo vegetale.

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Bonus Verde: ufficiale la proroga per il 2019

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Finalmente con la nuova finanziaria è arrivata la notizia ufficiale della proroga del Bonus Verde per  il 2019. Introdotto per la prima volta nel 2018, il Bonus Verde è una norma agevolativa che  nasce con l’obiettivo di migliorare la qualità ambientale soprattutto delle aree urbane costruite, attraverso interventi finalizzati alla implementazione del verde sia pubblico che privato.

Si tratta di una detrazione fiscale in 10 anni dall’IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) del 36% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2019, con un limite massimo di 5.000 euro per gli interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private e condominiali di qualsiasi tipologia: terrazze, giardini, balconi, pertinenze o recinzioni.

Gli interventi ammessi e quelli esclusi

 Sono agevolabili solo gli “interventi straordinari” (Agenzia delle entrate, chiarimenti 2018) ovvero le opere che “si inseriscono in un intervento relativo all’intero giardino o area interessata, consistente nella sistemazione a verde ex novo o nel radicale rinnovamento dell’area esistente”.

Per sistemazione a verde si intende:

-la fornitura e messa a dimora di piante o arbusti di qualsiasi genere o tipo;

- la riqualificazione di tappeti erbosi, con esclusione di quelli utilizzati per uso sportivo con fini di lucro;

- il restauro e il recupero del verde relativo a giardini di interesse storico e artistico;

- la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

Inoltre la detrazione e’ ammessa per le spese sostenute per:

- la realizzazione di impianti di irrigazione;

-  la realizzazione di pozzi;

  - la progettazione e la manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.

Si specifica che tra gli interventi ammessi sono previsti anche la realizzazione di fioriere e l’allestimento a verde di balconi e terrazzi solo se di tipo permanente e riguardanti un intervento innovativo.


Sono ammessi anche gli interventi mirati al mantenimento del buono stato vegetativo e alla difesa fitosanitaria di alberi secolari o di esemplari arborei di notevole pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale salvaguardati ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 10.

Sono esclusi dal bonus verde gli interventi di semplice manutenzione e non sono agevolabili i lavori eseguiti in economia, effettuati direttamente dal contribuente sul proprio giardino o terrazzo.

Le spese di progettazione e manutenzione

La norma agevolativa ammette alla detrazione anche le spese di progettazione e manutenzione  solo se connesse all'esecuzione degli interventi citati (comma 14, articolo 1, legge di Bilancio 2018). Tra queste si ritiene possano essere ricomprese anche quelle necessarie per indagini e stime del sito oggetto dell'intervento purché direttamente riconducibili all'intervento stesso.

Dicitura in fattura

In riferimento all’indicazione specifica da inserire nella fattura attestante la spesa sostenuta per interventi ammessi dal Bonus Verde, nel documento di spesa è sufficiente che la descrizione dell'intervento consenta di ricondurre la spesa sostenuta tra quelle agevolabili.

Chi sono i beneficiari del bonus verde?

Possono usufruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) che possiedono o detengono l’immobile. Oltre che dai proprietari, il bonus può essere quindi richiesto da: - nudi proprietari; - titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); - locatari o comodatari.

Se gli interventi sono realizzati su unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente all'esercizio dell'arte, della professione o dell'attività commerciale, la detrazione spettante è ridotta al 50 per cento. La detrazione è cumulabile con le agevolazioni già previste sugli immobili vincolati ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ridotte nella misura del 50 per cento

 Bonus Verde per gli interventi su condomini

Il bonus verde interessa anche le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino ad un importo massimo complessivo di 5 mila euro per unità immobiliare a uso abitativo.

In questo caso, ha diritto alla detrazione il singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Metodi di pagamento
Per usufruire della detrazione, è necessario che il pagamento delle spese venga effettuato attraverso strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni, come assegno, bancomat, carte di credito, bonifici ordinari. Su questi pagamenti non si applica la ritenuta dell'8%. La detrazione, che va effettuata dall’Irpef lorda, è ripartita in dieci quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese ed in quelli successivi.

Per chiarimenti e aggiornamenti:

https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/nsilib/nsi/aree+tematiche/casa/agevolazioni/bonus+verde

 




 

Il Giardino dei Limoni: Greenatelier al Festival del Verde e del Paesaggio 2018

Il giardino dei limoni

Come ogni anno, il 18-19-20 maggio c.a. si è svolto a Roma il Festival del Verde e del Paesaggio presso l’Auditorium Parco della Musica, uno degli eventi green piu’ interessanti che animano la capitale in primavera. Arrivato ormai all’ottava edizione, l’evento ha richiamato 21.000 visitatori oltre ai massimi esperti e professionisti del settore.

La manifestazione ogni anno coinvolge persone di ogni età, stimolando la riflessione sulla importante funzione della vegetazione all’interno dello spazio urbano come portatrice di molteplici benefici sulla qualità della vita dei cittadini.

In questa occasione lo studio Greenatelier ha partecipato alla sessione “Giardini d’autore” con la realizzazione di “Il Giardino dei Limoni come luogo dell’anima”, con l’obiettivo di evocare l’atmosfera tipica dei giardini della costiera amalfitana. Qui, dove il paesaggio si fa giardino e il giardino paesaggio, l’estrema bellezza nasce dalla profonda armonia e integrazione tra l’uomo e la natura del luogo, resa da questi  docile e intima.

Nel ‘Giardino dei Limoni’ l’utilizzo di mattonelle in cotto artigianale decorate a mano, tipiche della tradizione del Sud, si e’ alternato a  prato, limoni, plumbago, gaure, rosmarini, salvie ornamentali, calle, rose bianche, piante semplici scelte e accostate tra di loro per generare armonia e ricreare un luogo ideale dove sostare e rigenerarsi.

Una pergola rustica in legno con struttura  tipica della costiera su cui far crescere glicini e gelsomini ha  regalato un angolo di ombra dove riposarsi e godere dell’intenso profumo delle fioriture.

 Il ‘Giardino dei Limoni’ attraverso il colore giallo degli agrumi, l’azzurro e il blu delle maioliche, il verde del fogliame e il profumo dei fiori e’  riuscito ad evocare quello stato emotivo, quel senso misto di pace e gioia che si prova stando in un giardino della costiera. Notevole infatti e’ stato il riscontro  avuto dai visitatori che hanno attraversato il giardino e sostato all’interno incuriositi da questo angolo di Sud ricreato nella capitale, e che hanno lasciato numerosi commenti di apprezzamento sul guest book, di cui alcuni di seguito riportati:

“Sarebbe meraviglioso vivere in un giardino come questo”

“Vorrei avere anche io un angolo di paradiso così”

“Meraviglia..colori e profumi..complimenti”

“Vorrei passare le mie giornate sorseggiando una bibita, utilizzando un tavolo con

prato verde e godere il giallo ed il viola dei fiori! Complimenti siete bravi!”

“Tradizionalità, semplicità e buon gusto accompagnati ai profumi e ai colori del

luminoso Mediterraneo!”

 Con soddisfazione Greenatelier ringrazia gli sponsor e tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione del ‘Giardino dei Limoni’: Paesaggistica Toscana Srl, Ceramica Cotto  Di Minturno Srl,  Officine Rognini Lab, Il Casaletto, e non in ultimo Andrea, Willy, Jessica e Dario.

http://www.festivaldelverdeedelpaesaggio.it/festival-giardino-limoni

L'enigma del bello: lectio magistralis di Massimo Cacciari all'Auditorium di Roma

Firma la petizione per salvare Civita di Bagnoregio →


L’11 maggio si è tenuta all’Auditorium Parco della Musica di Roma una “lectio magistralis” del professor Massimo Cacciari su “L’Enigma del bello”. L’iniziativa si è svolta nell’ambito della candidatura di Civita di Bagnoregio a Patrimonio Unesco, promossa dalla Regione Lazio, ed è stata organizzata al fine di sensibilizzare gli spettatori sulla salvaguardia e sulla conservazione dei nostri beni culturali e delle bellezze paesaggistiche che sempre più spesso rischiano di scomparire. 

Il professor Cacciari ha ragionato con profondità filosofica sulla questione del “bello” dall'antichità ai giorni nostri. Dalle parole del professore si evince una domanda su tutte: oggi il bello salva?

Ecco in sintesi l’interessante percorso filosofico tracciato dal Professor Cacciari:

Il bello si presenta come relazione di insieme di elementi in armonia. I latini usavano il termine di “concinnitas” ossia “elementi che cantano insieme” che equivale ad elementi in armonia. È l’armonia delle relazioni invisibili che fa che qualcosa ci appaia bello. Dunque il bello non è nella cosa che vediamo in sé, ma nell’equilibrio delle relazioni invisibili tra gli elementi che la compongono e che vengono a costituire l’unità che percepiamo. 

"Kalòs” (in greco bello) è ciò che è integro, una forma perfetta. Kalòs vuol dire anche “che chiama”: attraverso il bello siamo chiamati all’invisibile e quindi al buono. Nell’antichità il bello era sempre connesso al buono (kalòs kai agathòs) ossia all’invisibile. L’enigma (da cui il titolo della lectio) è proprio nel paradosso del bello (visibile) che ci fa trascendere oltre il visibile e quindi oltre sè stesso. 

L’esperienza estetica contemporanea mette in dubbio che il visibile sia legato all’invisibile: il concetto di bello è legato solo al visibile e non rimanda ad altro. Mai nessuna arte nella storia è stata così autonoma. Questo è proprio esclusivamente dell’arte contemporanea. Con la riduzione dell’arte a puro artificio viene meno la “via pulchritudinis”, ossia l’esperienza del bello come cammino a Dio e quindi alla salvezza. Allora se nella nostra esperienza estetica contemporanea nel bello non c’è trascendenza ma ci limitiamo al visibile, come possiamo ancora dire che il bello salva?  È immaginabile nella contemporaneità una via pulchritudinis? 

Nella sconnessione della disarmonia di cui facciamo esperienza oggi, non avvertiamo la chiamata all’invisibile armonia che sottende il bello ma piuttosto ne sentiamo la mancanza. 

Ma non è questa assenza, questa mancanza che in fondo ci “chiama” a ciò che cerchiamo, ossia la trascendenza? 

Oggi viviamo la nostra esperienza contemporanea come una “catastrofe estetica”. Ma forse questo non accade proprio perché in fondo ricordiamo e sentiamo la mancanza della concinnitas? 

Allora l’unico modo che oggi abbiamo per salvare il “bello”, l’unica via che possiamo percorre è quella di salvaguardare i suoi modi di apparire, come salvaguardare meraviglie come Civita di Bagnoregio
 

Peonie in fiore: il centro botanico Moutan a Vitorchiano

Maggio è il mese ideale per far vista al Centro Botanico Moutan e passare una splendida giornata tra i meravigliosi fiori delle peonie. Il Centro, che si trova a Vitorchiano in provincia di Viterbo, nasce nel 1993 dalla passione di un ingegnere desideroso di conoscere tutte le specie e le varietà di peonie arboree cinesi esistenti al mondo. Questo l’ha portato, negli anni, a importare piante provenienti dalle più remote regioni asiatiche e a raccoglierle in un unico luogo dalla superficie di 15 ha circa. Si tratta della più vasta collezione al mondo di peonie arboree ed erbacee cinesi che conta oltre 200.000 esemplari e circa 600 differenti varietà e ibridi naturali appartenenti alle specie botaniche oggi conosciute. 

Obiettivo del Centro è curare il mantenimento della collezione e promuoverne la conoscenza e la diffusione. Infatti al suo interno vi è un vivaio per la riproduzione di 60 delle specie destinate alla vendita. 

www.centrobotanicomoutan.it

Si chiude il festival del verde e del paesaggio, auditorium roma


Roma, 13-14-15 Maggio

Domenica 15 maggio si è conclusa nella speciale cornice del Parco Pensile dell’Auditorium di Renzo Piano a Roma la 6° edizione del Festival del Verde e del Paesaggio, l’evento green più importante d’Italia con oltre 21.000 visitatori già nel 2015. 
La manifestazione, dedicata all’architettura del paesaggio, al giardinaggio e al design da esterni, è un grande contenitore che utilizza diversi linguaggi per promuovere la cultura del verde. Ideato da Gaia F. Zadra, con la direzione creativa di Ciriaco Campus, l’esposizione ha ospitato numerosi progettisti, garden designer, vivaisti, giardinieri e artigiani che hanno presentato le loro proposte più creative e interessanti. 

In questa occasione la paesaggista Virna Mastrangelo di Greenatelier è stata presente presso lo stand AIAPP (Associazione italiana degli Architetti del Paesaggio) per dare, insieme ad altri colleghi, consigli e suggerimenti relativi alle piante e ai giardini. 
Un’occasione interessante per gli amanti del verde, per chiedere consigli e chiarire dubbi sul tema, passeggiando tra i giardini allestiti da professionisti del settore e godere dei profumi e dei colori delle specie in esposizione.

www.festivaldelverdeedelpaesaggio.it

IFLA 2016 - World Congress International Federation of Landscape Architects

Il 20 aprile  presso il Centro Congressi del Lingotto di Torino oltre 1.000 professionisti provenienti da tutto il mondo si riuniranno per il 53° Congresso Mondiale IFLA – International  Federation of Landscape Architects, il più importante  appuntamento internazionale dedicato al tema, destinato a riaprire il dibattito sulla centralità del paesaggio nello sviluppo del Paese. 

Il paesaggio, infatti, migliora la qualità di vita, rende più attrattivi i territori e dunque ne favorisce il loro sviluppo economico. 

Il tema scelto per il congresso di Torino, Tasting the Landscape, è inteso come assaporare, gustare, provare, un significato che rimanda alla dimensione sensibile dei luoghi, invitando a non dimenticare gli aspetti emozionali e percettivi del paesaggio. Il titolo pone quindi l’accento sul progetto di paesaggio come strumento di produzione di qualità, di benessere, di risorse, di beni comuni e sul ruolo centrale del paesaggista nei processi di qualificazione e rigenerazione di luoghi.

Visita il sito ufficiale IFLA 2016 >>